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sabato 19 aprile 2014

Josko e Lasko ( ma non sono i loro nomi ) con chitarra elettrica l’uno, acustica l’altro, stanno intrattenendo il pasta party dei runners nel dopo gara, con delle canzoni ora beatlesiane ora in stile avsenik ora anche dal lontano sapore italico; decisamente migliore la pasta col ragù al nostro palato che la loro musica alle nostre orecchie. E chissà forse migliori anche le due massaggiatrici thailandesi che in disparte dispensano massaggi agli atleti , in fila composta, desiderosi di farsi massacrare la schiena con le ginocchia. Iniziano le premiazioni di categoria, fra poco ce ne andremo perché questo cerimoniale non ci riguarda. Non siamo in qualche paese esotico ma soltanto in Slovenia a Idria, la celebre città del mercurio e dei merletti. “ Tek V Belo “ , una corsa rimediata all’ultimo istante per quel desiderio di agonismo che mi mancava da ormai due mesi, dalla Ciaspalonga per intenderci. Il percorso prevede di andare e poi ritornare lungo una pista pedonale sterrata e su un tratto di asfalto, equamente distribuiti nei 10 km previsti di percorrenza totale. Non è una gara del Primorski Gorski Tek ma del Primorski Pokalni Tek, quindi non ci saranno salite e dislivelli impossibili, cioè la classica corsa per specialisti della montagna, qui bisogna correre e basta, la gara sarà veloce, almeno per gran parte dei partecipanti che assieme a me fanno 236. A Trieste abbiamo lasciato la pioggia in attesa di sfogarsi soprattutto nel pomeriggio di questa vigilia di Pasqua mentre da queste parti troviamo un po’ di tepore, il sole va e viene ma nonostante un leggero venticello che si insinua nella stretta valle dell’Idrijca, la temperatura è ideale per una corsa senza troppi sudori e affanni. Che bella sensazione correre in canottiera e pantaloncini dopo mesi di abiti costrittivi . Per chi lo desidera, saranno specialmente donne a farlo, un riscaldamento a base di aerobica con tanto di trainer e musica “ in piena “ . Mi sentirei ridicolo a cimentarvisi ma forse lo sono pure con il mio appartato streccing. Prima dello start un’altra capatina ai mini pisciatoi, siamo all’interno di una scuola elementare tuttavia funzionale alle esigenze pre-gara; la logistica pure è buona, parcheggi nelle vicinanze, addetti nei punti critici, segnalazioni sufficienti, ritiro pettorali a parte per i pre-iscritti, non mancano nemmeno le ragazze red bull con le loro gentili offerte da…mettere le ali. Si parte, con qualche minuto di ritardo ma ci avviamo verso l’uscita dal centro scolastico e sportivo, costeggiamo alcune villette in periferia e il parco dedicato all’illustre studioso di scienze naturali del 1700, Giovanni Antonio Scopoli; sfiliamo nei pressi della Kamšt, una delle gigantesche ruote a pale a trazione idrica che servivano per far funzionare gli impianti di estrazione del minerale dai pozzi; da qui e per 2 km e mezzo percorreremo il sentiero didattico-scientifico ( in realtà è quasi una carrareccia ) che costeggia il canale Rake, un canale idraulico-energetico, costruito dapprima in legno e dal 1770 in muratura e che a tutt’ oggi consente il funzionamento della centrale elettrica sul Lenštat. Sempre piacevolmente all’ombra raggiungiamo la diga di Kobila, dove il sentiero si dirama; noi passeremo sulla sponda opposta attraverso un ponte sospeso in stile tibetano e da qui in poi comincia il tratto asfaltato lungo la valle dell’Idrijca, la strada che porta a Idrijaska Bela. Nei pressi si trova il Lago Selvaggio ( Divje Jezero ), ma per ammirarlo bisognerà ritornare in altra occasione. Adesso da ammirare c’è ben poco perché la concentrazione è quasi tutta volta alla corsa. Dove si effettua il bastone per il rientro c’è anche un ristoro a base di voda e poi via per il ritorno aumentando il ritmo e puntando gli atleti che mi precedono. Cerco di ripercorrere mentalmente quanto visto all’andata, ma a parte il ponte tibetano e il canale non colgo altri punti di riferimento, forse mi si sta annebbiando la vista, ma non è così perché il traguardo lo vedo benissimo e con esso la mia solita volata finale per concludere almeno con stile la mia modesta performance. Ma io sono soddisfatto lo stesso, per il posto, per la gente, per la corsa, per la compagnia, per la prestazione. “ Tek V Belo “ una gara da ripetere.

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